Cosa c’entra lo sprint con i compiti?
Hai presente che fatica serve aiutare i bambini a fare i compiti?
E’ arrivato il caldo. E’ arrivata la possibilità di uscire e di passeggiare senza più la paura forte del contagio del virus.
Siamo tutti alle prese con l’ansia del centro estivo, di come sistemare i nostri figli che quasi…
…che quasi prendiamo sottogamba questo sprint finale che i nostri figli devono fare.
Quale?
Alla fine dell’anno le insegnanti devono valutare comunque i ragazzi. Molto si è detto e scritto sul giudizio che gli insegnanti daranno non tanto sui bambini ma sulla famiglia e la sua capacità di gestire tutto questo lungo periodo.
In questo momento, però, serve educare i nostri figli allo Sprint.
Che significa? Facciamo un esempio sportivo: se stiamo correndo una corsa e vediamo il traguardo la maggior parte delle persone accelera, non molla. Perché mollare? E’ una competizione con noi stessi e ci teniamo ad arrivare. Noi come loro.
Perché educare i nostri figli allo sprint?
1. i figli apprendono dal nostro comportamento e se trascuriamo noi per primi l’arrivo loro imiteranno;
2. imparare a rimanere concentrati nonostante tutto: la noia, la voglia di correre e di andare fuori, la voglia di libertà è dare valore alla disciplina che poi porta le persone a eccellere.
3. i genitori che hanno già fatto 30 devono fare 31 perché i figli devono saper riconoscere quando dare importanza alle cose o lascia andare. E’ una questione di motivazione. La strada è impervia.
Potrei continuare l’elenco, ma credo che questi siano i punti per utilizzare la mente.
Non mollare. Perché quando il gioco si fa duro il nostro cervello si adatta e ci aiuta a raggiungere l’obiettivo.
Se ti piace questo pensiero condividilo. Ci sono altre mamme che stanno facendo fatica e che si perdono nel futuro, dimenticandosi il presente, vivendo con un grosso carico di ANSIA questo passaggio.
Siamo tutti nella stessa barca? Non mollare il remo proprio adesso!
Elena Grimaldo