Da un punto di vista psicologico l’infertilità è ‘un immenso stress cui la coppia deve adattarsi’: è una prova di coraggio per l’individuo, che deve accettare la sua situazione, per la coppia che aspira a diventare genitori attraverso il percorso della fecondazione assistita non senza ostacoli, paure e ansie da superare.
Alla fine di questo percorso la coppia potrà o no riscegliersi oltre il ‘progetto figlio’ che, realizzato o fallito, avrà comunque modificato il senso dello stare insieme. Si parla infatti di percorsi, di senso del viaggio proprio perché ci si scopre, ci si riscopre e non sempre si superano le difficoltà. Non è detto che la coppia si ristrutturi o resista. Può anche scoppiare.
In percorsi intensi emozionalmente e ormonalmente serve sicuramente avere un aiuto di tipo psicologico.
In Italia circa il 40% delle coppie che si rivolge alla Pma abbandona dopo un solo tentativo fallito. Un adeguato sostegno psicologico permettere di reggere meglio lo stress.
La pratica clinica mostra che le coppie che accanto alla fecondazione assistita seguono un percorso parallelo di terapia (singola o con altre coppie) hanno un risultato migliore sul piano del benessere psicofisico. In Italia circa il 40% delle coppie che si rivolge alla Pma abbandona dopo un solo tentativo fallito. Ma prima di arrendersi, sarebbe necessario almeno esaurire tutte le possibilità che lo specialista ritiene ragionevoli per il caso specifico. Un adeguato sostegno sul piano psicologico permette di reggere meglio allo stress di un esito negativo e di non arrendersi troppo presto.
Elena Grimaldo-psicologa
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